Il regolamento cimiteriale nazionale
Regolamento edilizio cimiteriale
Cosa non si deve fare in un cimitero
I doveri da rispettare
Leggi sull’attività delle pompe funebri
Compiti della polizia cimiteriale
I campo santi più famosi
Piano regolatore cimiteriale

Regolamento cimiteriale nazionale

Esistono delle normative cimiteriali nazionali ben precise che stabiliscono in maniera chiara e univoca il comportamento da mantenere all’interno dei confini dei cimiteri e negli ambienti antistanti questi spazi o comunque sotto il controllo della specifica polizia. La prima cosa che balza agli occhi è che, seppur esista un regolamento più ampio a cui rispondono tutti i comuni d’Italia, esistono dei regolamenti specifici locali che aggiungono clausole legislative o approfondiscono alcuni punti. Altra osservazione è che questi regolamenti cimiteriali locali riguardano il più delle volte i comuni del sud Italia.

Il fatto che vengano scritte delle leggi straordinarie per i cimiteri del comune di Napoli o di Palermo, evidenzia l’importanza culturale che assume il rito funebre in queste aree geografiche. Basti pensare che sono stati scritti dei regolamenti cimiteriali pure a Floridia..mica in Florida!! Anche molte altre realtà del sud si sono dotate di misure speciali come Melfi, Gravina di Puglia o capo d’Orlando, tutte appartenenti a regioni meridionali.

tre croci in un cimitero

Anche Roma è una città che ha sentito la necessità di dotarsi di un pacchetto legislativo differente, in grado di rispondere meglio alle specificità regionali. L’affezione ai riti funebri nella capitale romana e la valenza che essi assumono per i cittadini romani è sottolineata dalla grande presenta di fiorai anche nelle ore notturne, dal Gianicolo, sino ai Parioli, ma anche dagli introiti eccezionali generati dal lavoro delle pompe funebri forse più blasonate d’Italia. A dare ancora più valore a questa affermazione vi è il fatto che anche molti paesi limitrofi alla città più grande del tacco, come Ciampino o persino Subiaco sono provvisti di regimazioni cimiteriali differenti. La guardia cimiteriale di questi paesi dovrà quindi seguire un codice di condotta non del tutto uguale rispetto quello nazionale e attenersi al rispetto di diritti non sempre presenti nell’insieme di regole in vigore per tutti i cimiteri d’Italia.

Discorso un po’ differente va fatto per i comuni che, per via di una collocazione territoriale peculiare, come nel caso di molti comuni in provincia di Venezia o di realtà urbane in Lombardia, ma geograficamente più vicine alla Svizzera, possiedono dettami cimiteriali ancora diversi. Si pensi ad esempio al regolamento cimiteriale di Laives che a cominciare dalla lingua con cui è stato scritto dimostra delle indicazioni che si discostano in maniera più o meno acuta dal quell’insieme di norme che regolamentano un camposanto nel resto del Belpaese.
Pensare che queste eccezioni interessino solo i grandi centri cittadini come Roma o Milano o paesoni come Merate e Pozzuoli è sbagliato, perchè realtà analoghe si possono trovare anche in comuni con meno di 5000 abitanti. Non è importante la grandezza della città, ma le condizioni culturali, sociali e logistiche che potrebbero spingere a dotarsi di un regolamento non standard.

I regolamenti cimiteriali possono essere redatti ogni anno, anche se solitamente, salvo particolari situazioni saranno aggiornate all’incirca ogni 2 anni. Fermo restando che per qualsiasi riferimento normativo è scontato consultare i regolamenti più attuali, per rendersi conto dei mutamenti che possono riguardare questa materia, si suggerisce di raffrontare le ultime 2 versioni. In questo senso, per sapere con una certa precisione e cognizione di causa che cosa è consentito fare e cosa è interdetto all’interno degli spazi cimiteriali oggi, bisognerà dare uno sguardo sia alle leggi contenute nel regolamento cimiteriale del 2016, ma anche quelle inserite all’interno del testo del 2014.
Cercare di risalire alla legislazione del 2012 sarebbe invece esagerato e rischierebbe di confonderci soltanto le idee, presentando delle norme che forse, a distanza di 4 anni, non esistono più.

Che cosa è il regolamento edilizio cimiteriale

Si tratta di quella parte del regolamento dei cimiteri che si occupa della progettazione delle sepolture e in cui verranno specificati quali gli organi di competenza dovrà decidere sulla validità o meno della messa in opera.
Da quanto si evince il Comune di riferimento, con l’aiuto dell’ente sanitario e della commissione alle opere edili spetta l’onere di giudicare la possibilità di costruire nuove tombe o interi nuovi cimiteri.

Si precisa come, in fase di disegno del progetto, le sepolture destinate ai privati dovranno risultare completamente isolate con la parte più esterna del camposanto.
La realizzazione di altre tombe, in uno stesso cimitero, finalizzata all’allargamento dell’area, non potrà in nessun modo ostacolare altre strutture già esistenti o impedire le tradizionali attività svolte all’interno dello stesso spazio.
Ornare le salme in maniera differente da quella che sarebbe stata l’idea progettuale originale è possibile, ma dovrà seguire solo una concessione scritta firmata dal dirigente che gestisce il corpo della Polizia Mortuaria.

Nel caso specifico della edificazione di tombe a carattere famigliare, all’interno del quale luogo saranno presenti più salme accumulate da un legame diretto di parentela, l’attenzione della ditta costruttrice dovrà essere doppia, perchè dovrà proteggerla al meglio, scongiurando ogni tipo di pericolo per chi vi farà visita. Straordinaria attenzione viene attribuita all’interno del regolamento edilizio nazionale anche al grado di pulizia e decoro che dovrà essere garantito durante i lavori edili.

Nessun materiale potrà essere lasciato fuori posto, senza rischiare di farla franca o evitare di pagare pesanti risarcimenti in pecunia. E’ fondamentale mantenere un aspetto del cimitero sempre decente, anche in caso di opere di costruzioni più impegnative, come nel caso di aggiunta di centinaia di nuove tombe private, in un cimitero di dimensioni abbastanza ridotte.

Quando si parla di regolamento cimiteriale si allude a disposizioni legislative e ordini, necessari per scongiurare che si venga a creare del caos o condizioni sanitarie precarie, all’interno delle struttura cimiteriale. Operazioni come il trasporto delle salme tramite carri funebri o l’ornamento di sepolcri con manufatti particolari, sarebbero di fatto impossibili da concordare se non esistesse uno statuto che descriva nel dettaglio come debbano funzionare e un corpo propedeutico a garantire che tale codice di legge non venga infranto.

Cosa è concesso fare gratuitamente in un cimitero

  1. Visitare i defunti
  2. Guardare i cadaveri
  3. Inumazione in un campo santo comune
  4. Incenerire il corpo per ottenere la cremazione di un defunto
  5. Inserire le ossa di un morto nello specifico spazio cimiteriale (detto ossario)
  6. Ottenere un feretro gratis, una volta dimostrato la propria indigenza
  7. Spargere le ceneri rimanenti in un cinerario comune (che è il luogo specifico per svolgere tali operazioni)

E’ responsabilità, nonché obbligo, del corpo di polizia che salvaguarda i cimiteri assicurare il rispetto delle condizioni che stiamo per presentare:

  1. Esporre l’orario in cui lo spazio funebre sarà aperto o chiuso. Fatto che rappresenta l’indicazione dell’arco temporale all’interno del quale sarà possibile fare una visita.
  2. Mettere in evidenza e rendere ben visibile i fogli in cui sono indicati tutte le leggi che regolamentano la “vita di un istituto cimiteriale”
  3. Dichiarare quali sono le zone preposte all’esumazione ordinaria, durante l’anno in corso
  4. Far mostra della lista delle tombe a cui sarà revocata la concessione, nell’anno
  5. Comunicare notizie importanti al pubblico di visitatori

L’osservazione dei cadaveri è concessa esclusivamente a personale autorizzato ed è soggetta ad ulteriori restrizioni in caso di morti a causa di malattie infettive o perchè esposte a radiazioni.
Ogni feretro potrà accogliere massimo una persona, ad eccezione di una madre morta, mentre stava partorendo. Il rivestimento di un corpo nella bara dovrà avvenire per mezzo di tessuti di origine naturale. Ogni defunto ha il diritto ad essere vestito prima di essere collocato nella cassa mortuale, la cui perfetta chiusura dovrà essere garantita da vigilanti, incaricati a sorvegliare che le operazioni vengano svolte correttamente, senza causare terribili conseguenze sanitarie.

A seconda della tipologia di sepoltura prevista, si utilizzeranno tipologie di feretri (link a pagina) e materiali di copertura differenti. Nel caso ad esempio di inumazione, la bara dovrà risultare di legno estremamente resistente, come nel caso di pioppo e larice. In questo specifico caso le tavole di legno, poste sul fondo del contenitore mortuario, dovranno garantire uno spessore compreso tra i 2 e i 3 centimetri.
Altri tipi di bara non verranno riconosciuti dalla legge, salvo disposizioni speciali.

Le bare dovranno presentare tutte le peculiarità specificate nell’articolo 75 del DPR del 10 Settembre 1990.
Nel caso di tumulazione invece, ogni corpo avrà l’obbligo di essere deposto in doppia cassa di cui, quella più interna, in legno, quella più esterna in metallo, la cui chiusura dovrà mostrarsi perfettamente saldata e intaccabile dagli agenti esterni. La coperta metallica non dovrà presentare una sezione inferiore ai 0,66 millimetri, se fatta di zinco e di 1,5 millimetri, se fatta in piombo.
Qualora una cassa da morto doppia dovesse per qualche ragione essere successivamente sepolta e non più tumulata, si dovrà realizzare un’apertura sulla cassa più esterna e quindi facilitare una procedura corretta di ineralizzazione.

A caratterizzare l’aspetto esteriore di una bara per morti, al di là della tipologia di sepoltura prevista e del luogo dove questa si svolgerà, vi è la presenza di un’etichetta in metallo su cui è marchiato il nome e il cognome della vittima. Qualora non si conosce la reale identità di chi è deceduto, non verrà indicato alcun nominativo, ma verrà scritto soltanto la data di morte o altre informazioni certe.

Altri dettagli inclusi nel regolamento
Il corpo inerme dei morti potrà entrare in chiesa per un tempo limitato, equivalente a quello della durata del rito funebre. Nelle situazioni in cui il soggetto muoia in un istituto ospedaliero, sarà soltanto il sindaco della città di riferimento a concedere che il funerale abbia inizio dall’abitazione del defunto e avvenga in forma privata. In questi casi infatti, onde evitare eccessivi schiamazzi o potenziali scene di caos, i riti avranno luogo esclusivamente in forma non pubblica.

Per contraddistinguere ogni affossamento in cui verranno interrati i morti si utilizzerà un cippo. Ognuno di questi indicatori riporterà un numero, allo scopo di facilitare la localizzazione dello spazio di sepoltura, attraverso l’osservazione della mappa cimiteriale. In questo modo, i parenti o gli amici dell’individuo spirato, potranno ritrovare più facilmente la salma, all’interno delle mura del camposanto. Affinchè il cippo sia sempre ben visibile, si adopererà una targa in materiale ultra resistente alle intemperie, su cui presenzieranno nome e cognome del morto.

Un giusto regolamento

Queste norme sembrano studiate molto scrupolosamente, considerando specialmente quelle situazioni in cui dovrebbe avvenire la tumulazione del corpo. Questa operazione, decisamente più problematica da gestire, rispetto all’interramento di ceneri, necessita di attenzioni speciali, legate a condizioni igieniche potenzialmente pericolose che potrebbero verificarsi. E’ soltanto il Comune che da il bene placido affinchè possa realizzarsi una tumulazione e sarà la polizia cimiteriale a controllare che vengano seguite tutte le relative indicazioni della legge.

La dimensione dell’alloggio che ospiterà il feretro non dovrà essere inferiore ai 225 centimetri di lunghezza, 70 centimetri di altezza e 75 centimetri di larghezza. In fase di realizzazione di questa fossa, si dovrà scavare anche uno spazio sufficiente per consentire la chiusura della bara. A seconda che si opti per una chiusura laterale o frontale, si dovrà prevedere lo spazio necessario per finalizzare questa operazione agevolmente. Lasciare un margine troppo risicato, significherà impedire che la bara possa essere chiusa.

Per quanto riguarda invece il dimensionamento delle nicchie cinerarie, lo spazio concesso è naturalmente inferiore e non dovrà essere minore di 30x30x50 centimetri.
Le nicchie cinerarie individuali avranno misure che non potranno essere inferiori a m. 0,30, m.
0,30 e m. 0,50.

dettaglio di un cancello del cimitero

Riferimenti legislativi su orari e divieti interni al cimitero e delle zone in prossimità

Quando è aperto o chiuso un camposanto lo stabilità il sindaco. In linea di massima la stagione calda e quella fredda avranno orari di ingresso differenti, anche in relazione all’entrata in vigore dell’ora solare o legale. Sarà un segnale sonoro a ricordare agli ospiti che visitano la struttura che il cimitero sta per chiudere l’accesso al pubblico. Qualora si desiderasse fare una visita fuori dagli orari consentiti, si dovrà inoltrare una richiesta speciale al capo di polizia mortuaria.

Questo lascia passare si potrà ottenere solo in circostanze straordinarie. Prima di chiudere definitivamente le porte del cimitero, il custode provvederà a realizzare un giro di ricognizione, onde accertarsi che nessun altra persona passeggi ancora in quegli spazi. Salvo rare eccezioni, si può visitare questo luogo solo a piedi. Nessun tipo di mezzo, come motorini o anche biciclette potrà circolare al suo interno, senza il rischio di essere multati.

Diveti espliciti:

1) Entrare con animali
2) Portare dei cesti o grandi contenitori
3) Risultare ubriachi o alterati dall’effetto dell’alcool
4) Indossare abiti succinti o poco rispettosi del contesto in cui ci si trova (non si può andare in minigonna e scollati in un cimitero).
5) Elemosinare stra le strade
6) Visitare un cimitero se si ha età inferiore ai 6 anni e privi di accompagnamento di un maggiorenne
7) Accendersi sigarette e fumare (non si può fumare in un cimitero)
8) Fare rumori e produrre baccano che possa interferire con le emozioni di rammarico degli altri visitatori
9) Togliere o anche spostare gli addobbi floreali da una tomba ad un’altra
10) Arrecare danni alle strutture interne o ad un qualsiasi oggetto in quell’area
11) Trasportare all’esterno del campo un qualsiasi elemento
12) Utilizzare questo spazio per finalità commerciali
13) Scattare delle foto senza che il responsabile di polizia cimiteriale ne abbia dato il permesso
14) Interferire con i cortei funebri
15) Aggiungere altre scritte sulla lapide, privi di autorizzazione

I custodi della struttura e il personale che lavora per il controllo di quell’ambiente funebre verificheranno che tutti i presenti nel cimitero rispettino queste regole. Qualora questo non dovesse accadere, avranno il diritto, nonché il dovere, di segnalare l’accaduto e gli autori dell’infrazione all’autorità giudiziaria e al dipartimento dei carabinieri più vicino

I doveri di chi lavora nel camposanto

Anche i dipendenti che svolgono compiti cimiteriali dovranno rispettare questo gruppo di regole, dimostrandosi all’altezza di rivestire tale incarico.
Anche loro si impegnano a mantenere una tenuta consona, utilizzando vestiario mai volgare o eccessivamente scoperto. Dovranno mostrarsi gentili e non lesinare gli aiuti nei confronti dei visitatori che chiederanno informazioni. E’ un loro dovere essere disponibili e assecondare le richieste dei visitatori, qualora non infrangessero il codice del cimitero.

Visti gli spiacevoli episodi verificati in passato, sono tenuti a non accettare alcun compenso per il loro lavoro, evitando di dar adito a situazioni in cui lascerebbero intendere di dare maggiori attenzioni ad una data persona, rispetto a tutte le altre. Per la stessa ragione dovranno comportarsi in maniera equa nei confronti delle ditte esterne e non favorirne alcune in particolare.

Il loro codice deontologico non ammette inoltre che recuperino oggetti lasciati dai visitatori e se ne impossessino o che vendano oggetti di alcun tipo, all’interno dei cimiteri. Situazione tipiche della Campania o dei campisanti pugliesi in cui gli addetti sono stati sorpresi a vendere i fiori agli ospiti, grazie a queste nuove disposizioni e maggiori controlli, non si verificano più. Altro obbligo, questa volta di carattere medico, è quello di eseguire l’antitetanica, onde evitare di esporsi a situazioni di pericolo, a causa del loro lavoro.

La lingua del cimitero

Per garantire un certo ordine e non creare disagi o difficoltà agli individui che si recano nella struttura cimiteriale, tutte le scritte all’interno di quel luogo saranno eseguite nell’idioma italiano, salvo aree in cui esistono folti gruppi di minoranze tali, da consentire il bilinguismo. Eventuali modifiche del testo saranno ugualmente concordate prima di poter essere attuate.

Il cimitero non è un luogo di disordine in cui è concesso fare tutto. Al contrario, rispettare la disciplina in materia cimiteriale, è indispensabile per non trasformare quel luogo in un ambiente caotico e poco consono con i sentimenti di cordoglio. Le decorazioni floreali di lapidi e tombe dovranno avere un’estetica sempre accettabile. Pensare di poter usare contenitori arrabattati o qualsiasi oggetto (vasetti di plastica per yogurt compresi) per mantenere fresche le piante è fuori discussione. Anche lo spazio che queste occuperanno non dovrebbe risultare eccessivo e ostacolare la visione degli altri loculi.

Stesso discorso per quel che concerne il posizionamento di foto ricordo o immagini del defunto. Ricreare un’ambientazione carina, in grado di rendere più accogliente la zona in cui è stato seppellito il caro defunto non deve ledere la libertà degli altri ospiti che andranno a visitare un parente o amico sepolto affianco. Anche per questa ragione le piante consentite dall’apposita legislazione sono quelle di tipo sempre verdi, in modo tale da ridurre la possibilità che marciscano a causa di noncuranza o trascuratezza.
La potatura delle stesse dovrà essere periodica e impedire che le flange più lunghe rendano più impegnativo il passaggio attraverso le stradine.

Le pompe funebri secondo la legge

Le aziende che si occupano dell’organizzazione dei funerali hanno l’opportunità di commercializzare feretri e accessori mortuari, allo scopo di commemorare il defunto e sotto esplicita richiesta della famiglia che vive il lutto. Tutto quello che concerne il trasferimento delle salme e la vendita del materiale necessario per realizzare il rito post morte è di competenza dell’impresa funebre. Considerato il gran quantitativo di soldi e di affari alimentato da questo servizio sarà necessario che rispettivo determinate direttive.

Vi sarà il divieto, ad esempio, di esporre le bare direttamente nella vetrina principale del negozio e scongiurare la loro vista al pubblico più giovane. Le procedure per aggiudicarsi gli appalti dovranno sempre essere sottoposte a controllo e garantire che avvengano in perfetto regime di concorrenza. Non si può accettare ad esempio che le imprese funebri abbiano contatti troppo frequenti con il Comune o che possano agire scorrettamente nei confronti di altre ditte.
Il passato purtroppo è pieno di imprese funebri sciolte per infiltrazione mafiosa e il pensiero che gente disonesta possa speculare sulle perdite umane delle persone, obbliga ad essere ancora più severi nel controllo di questo tipo di attività.

servizio di pompe funebri

Polizia

Il ruolo che definisce che cosa fa questa polizia nei cimiteri non può essere di certo indicato su wikipedia. Trattandosi di un incarico importante, vi è una parte del regolamento che specifica quando deve intervenire e quando meno. E’ il sindaco in prima persona che si occupa dell’organizzazione della polizia mortuaria. Il compito di chi ricopre questo ruolo di vigilanza è quello di fare in modo che non si presentino situazioni pericolose o comunque spiacevoli negli spazi interni ai cimiteri.

I visitatori dovranno sentirsi sicuri di passeggiare all’interno di un camposanto, anche perchè sarà un posto potenzialmente frequentato da persone anziane o con qualche disabilità.
Tutta la procedura di consegna del feretro sino al cimitero sarà soggetta ad osservazione speciale e si contraddistinguerà per seguire un iter burocratico ben stabilito. Tutto partirà dalla consegna dei documenti di trasporto da parte dell’agenzia funebre agli operatori della polizia cimiteriale. Solo il capo di questo organo di vigilanza potrà autorizzare lo spostamento di una salma e quindi l’ingresso nello spazio del cimitero. Altra documentazione necessaria per concludere questa fase è la consegna dell’autorizzazione al seppellimento, ovvero di un foglio che può essere redatto solo dall’ufficiale dello Stato civile.

L’incaricato del trasporto, giunto a destinazione, consegnerà il feretro e i documenti al personale incaricato presso il cimitero. Chi riceve il feretro compilerà verbale di presa in consegna, redatto in duplice copia, una delle quali verrà consegnata al vettore e l’altra al Responsabile del Servizio di Polizia Mortuaria.

Il trasporto di salme in cimitero di altro Comune, è autorizzato dal Responsabile del Servizio di Polizia Mortuaria con decreto a seguito di domanda degli interessati. La domanda deve essere corredata dall’autorizzazione al seppellimento rilasciata dall’ufficiale
dello Stato civile; nel caso di traslazione successiva alla prima sepoltura è sufficiente l’indicazione dei dati anagrafici del defunto.
L’agente di polizia mortuaria dovrà essere particolarmente scrupoloso in caso di esumazioni o qualora dovesse eseguirsi l’estumulazione del cadavere.

In questi casi sarà opportuno fare attenzione agli oggetti personali, soprattutto quelli con un valore economico considerevole (come anelli e collane d’oro) eventualmente indossati dal defunto o rinvenuti sulla superficie del suo corpo. Uno specifico verbale dovrà chiarire ogni tipo di ritrovamento di questo tipo e non lasciare sospetti di alcun tipo sulla correttezza morale del personale di polizia.
Altra competenza specifica della polizia mortuaria comunale è quella di stabilire le eccezioni al dictat legislativo che impedisce di utilizzare la macchina fotografica durante i cortei funebri.

Considerato di cattivo gusto, allo scopo di ridurre il rischio di fini speculativi, non è possibile diffondere immagini di rituali funebri privati, anche per rispettare il lutto della famiglia protagonista del lutto. Esistono però condizioni particolari che un funzionario di polizia cimiteriale tali da concedere il diritto a infrangere questa norma, appianato che non esistano scopi di lucro o che questa azione non urti la sensibilità dei partecipanti alla manifestazione funebre.

Che cosa fa la polizia del cimitero

Ulteriore potere in loro possesso di questo corpo è quello di decidere i criteri con cui saranno scelte le forme, le misure, le tonalità cromatiche e la tipologia delle lapidi, croci e degli altri accessori a corredo della tomba, in funzione del contesto geografico e culturale in cui ha sede quel camposanto. Anche possibili modifiche delle scritte commemorative dovranno superare il loro vaglio, prima di essere accettate. Il servizio di vigilanza mortuaria ricopre pertanto compiti di notevole importanza, concedendo o rifiutando idee più originali o comunque differenti rispetto allo standard.

La rimozione di decori di fiori marci o in putrefazione è una delle operazione tipiche di chi lavora nella gendarmeria cimiteriale, essenziali affinchè gli ambienti restino puliti e non si creino potenziali focolai di diffusione dei batteri. Oltre ad una questione igienica però, l’aspetto estetico di un cimitero resta un aspetto essenziale e il ruolo di questi sorveglianti è anche quello di fare in modo che resti un luogo ordinato e piacevole da visitare.

Questo assetto “regolare” verrà dato anche dalla catalogazione informatica, in forma digitale, a cui, chi vigila tra le mura del cimitero, dovrà provvedere. L’ordinamento interno del cimitero consiglia di ordinarli in funzione di nome e +della data di morte, specificando altri dati sul deceduto.

Speriamo che con queste puntualizzazioni di aver fatto chiarezza sul lavoro di poliziotto mortuario, soprattutto nelle teste di quelle persone che cercano su google il significato, non conoscendone affatto l’ambito di competenza. Eppure questa professione è importante e senza l’aiuto dei poliziotti non si potrebbe gestire un cimitero e questo spazio diventerebbe un luogo di anarchia e potenzialmente pericoloso. Immaginiamo anche solo che cosa succederebbe se il camposanto rimanesse sempre aperto e quali tipi di personaggi potrebbero popolare quell’ambiente in orari notturni.

Diverrebbe quasi certamente un bivacco per persone poco raccomandabili o fanatici di messe nere o riti sacrificali. Il fatto che la polizia mortuaria risponda ad orari ben precisi è imponga una buona condotta all’interno, sapendo bene quando agire in caso di pericolo ed eventualmente cacciare dalla struttura ospiti poco graditi e nei casi più gravi anche arrestarli, è la ragione del buon funzionamento di un luogo così progettato. I poliziotti dovranno essere ben affiatati tra loro e distinguersi per efficienza e disponibilità. Che cosa fare e come risolvere situazioni anomale sarà la loro missione.

Very iportant coffit

Non esistono dei dati istat precisi sul numero di poliziotti che lavorano per i cimiteri, ma facendo una stima statistica, anche in virtù dei concorsi organizzati per selezionare i candidati a questo ruolo, potremmo affermare che siano oltre 2 mila untià. Un numero ne basso, ma neanche troppo alto, che spiega perchè i sindacati di polizia considerano questo corpo “secondario”, soprattutto quando parliamo di custodi che svolgono l’attività di controllo e pronto intervento in comuni con meno di 5 mila abitanti.

Si noti però come esistano alcuni organi decisamente più conosciuti di altri. Questo dipende in linea di massima dalla grandezza della città in cui operano e dal numero di bare che transitano ogni anno in quel cimitero. La notorietà della polizia mortuaria dipende anche dalla presenza di personaggi di spicco, che hanno evidenziato una caratura notevole, durante lo svolgimento del loro lavoro. Tra le sedi più importanti, non possiamo dimenticarci della polizia di via Santa Maria del pianto a Napoli, ma anche quella di via del Verano a Roma o la polizia mortuaria di competenza su Palermo.

Si tratta di luoghi conosciuti in tutta Italia, il cui nome è sulla bocca di persone non necessariamente esperte di rituali funebri. La sede di Via del Verano 78 conserva la salma di personaggi importantissimi sulla scena nazionale, appartenenti sia al Mondo dello spettacolo, che a quello dello sport e della politica. Visitare i cimiteri capitolini permette sentirsi vicino a uomini o donne che hanno rappresentato molto nella vita di ognuno di noi. Ricordare una persona fantastica come Rino Gaetano, visitando la sua tomba al Verano, è un modo con cui moltissimi fan o semplici curiosi omaggiano il cantante anni’70, morto sul muro torto a 33 anni, proprio come accadde a Pino Pascali.

La presenza di VIP o figure carismatiche, non è però una prerogativa dei cimiteri laziali o campani. La conferma la si può avere direttamente dalla polizia mortuaria di Ferrara o da quella di Modena, abituate all’interesse che mostrano verso i camposanti di loro competenza i cittadini anche di Padova o Verona. Una nota speciale di riguardo la merita la polizia di Quarto D’Altino, ovvero quella che opera su Venezia. La doppia opportunità di vedere la città lagunare e lo spettacolare campo santo presente nella città turistica, convince migliaia di persone a passeggiare lungo i viali, curiosando tra i loculi.

E’ plausibile quindi che le responsabilità della polizia del cimitero di una città turistica dovrà affrontare e gestire meglio eventuali affluenze di massa. Garantire il silenzio e l’ordine nella struttura farà parte dei compiti prioritari degli organi di vigilanza che lavorano in queste sedi.
Con questo non vogliamo certo dire che alcuni poliziotti cimiteriali siano più bravi di altri, solo perchè svolgono il proprio incarico in una città più blasonata, ma sottolineare cosa fa la differenza di avere VIC, acronimo di veri important coffit, ovvero cofani mortuari.
Sarà sufficiente pensare al ricorso ad una gabbia di protezione, da parte della polizia del cimitero di Père-Lachaise, a Parigi, per arginare l’affluenza di persone presso la tomba di Jim Morrison, per capire le problematiche di vigilanza che devono gestire i cimiteri più famosi del Mondo. Avere a che fare con fanatici che lasciavano delle siringhe di insulina nei pressi della statua che ritraeva il cantante e la devastazione di quello spazio con scritte sulle superfici di marmo, non deve essere stato propriamente facile. Rafforzare la sicurezza e capire in tempo quando intervenire risulterà essenziale per controllare ad hoc un luogo sacro.

Un lavoro con funzioni non noiose

Tutto si può dire, ma non che si tratti di una professione piatta, che non lascia ampi margini alla fantasia. Il fatto poi che un poliziotto cimiteriale possa guadagnare anche 2000 euro, sino ad arrivare a 3000, nei ruoli più alti, spinge moltissime persone a fare richiesta di inserimento. La diffusione di concorsi e il gran numero di partecipanti, lascia pensare al fatto che potrebbe pure trattarsi di un lavoro poco stimolante, ma nei fatti risulta decisamente richiesto.

Una tra le operazioni che angoscia di più chi vuole diventare un vigilante cimiteriale è quella legata alla esecuzione della puntura conservativa. Trattandosi di corpi senza vita, se non venissero fatti degli specifici trattamenti anti putrefazione, possiamo immaginare con quale puzza nauseante si presenterebbero i defunti durante un funerale. Il fatto di esporre il corpo al pubblico, per gli ultimi saluti, prima di essere richiuso e sigillato nel feretro, necessita l’impiego di un liquido di conservazione che arresti il processo naturale di deperimento della carne umana.

In verità, chi si occupa di eseguire questa puntura di conservazione del corpo e avrà la responsabilità della siringa o eventualmente dell’imbalsamazione, non saranno i membri della polizia cimiteraria, bensì personale sanitario o paramedico.
Di fatto però, dovendo assistere a queste fasi, per accertarsi che tutto avvenga come secondo legge e nel rispetto delle procedure di pulizia, i funzionari dovranno sempre presiedere a queste operazioni. Anche le questa puntura, che andrà fatta nella camera mortuaria, può sembrare per “stomaci forti”, in realtà, per chi ricopre questo incarico, è un’operazione di routine.

Le qualità per essere un buon poliziotto mortuario

Volendo tracciare un profilo ideale per questo profilo professionale, nella speranza di far comprendere a chi legge questo articolo se valga la pena partecipare ad un bando di selezione e al relativo concorsone, cercheremo di offrire qualche caratteristica propedeutica di questa figura. Per entrare a far parte del corpo della polizia dei camposanti bisogna avere queste attitudini:

  • Lealtà
  • Senso del dovere
  • Disponibilità verso il prossimo
  • Diligenza
  • Autocontrollo
  • Disciplina

Per avere le informazioni e partecipare ad un concorso, sarà opportuno verificare le prossime date su internet, o telefonare al comando della polizia mortuaria di riferimento.
In generale indicono all’incirca 3 concorsi all’anno, in funzione dei posti di lavoro che si liberano e dei lavori di allargamento previsti da alcune strutture. Partecipare è semplice per chi già fa parte dell’arma dei carabinieri o svolge compiti di polizia. Basterà compilare tutta la modulistica necessaria e presentarsi alla prossima data di selezione.
A fine concorso verrà stilata una graduatoria e chi otterrà il punteggio maggiore, potrà entrare nella polizia mortuaria. Anche se non sono stati segnalati concorsi truccati nell’ambito della polizia mortuaria, occorrerà ugualmente rimanere attenti ed eventualmente segnalare dubbi o reali irregolarità.
Anche se non è facile superare il quiz di selezione, vale la pena tentare, anche perchè le domande riguarderanno soprattutto il regolamento cimiteriale nazionale, con l’aggiunta di interrogativi a risposta multipla di cultura generale. Bisognerà studiare duro, ma diventare poliziotto per conto di un cimitero è un lavoro che può dare molte soddisfazioni.

Preparando questo esame di valutazione per almeno 4 mesi, leggendo e rileggendo il codice, tra l’altro scaricabile facilmente in formato word o pdf, si avranno ottime possibilità di superarlo, senza dover ricorrere al TAR o a strane scuse.

Maggiori informazioni e per sapere dove reperire i moduli d’iscrizione, si consiglia di chiamare i numeri di telefono delle principali sedi di polizia cimiteriale in Italia:

polizia mortuaria di Venezia Estuario: 041 729 2845
polizia mortuaria di Roma Verano (via del Verano 68) 06 516933.39.40.41, FAX 06.490538, orari di apertura: Lunedì-venerdì 8.30 – 14.00
polizia mortuaria di Napoli ( indirizzo Santa Maria del pianto 146) 081 7957533
polizia mortuaria di Palermo (Via Lincon 144): 091 7403425 , email impianticimiteriali@comune.palermo.it , orari Martedi e Giovedì 09.00-12.30; Mercoledì 15.30-17.30

cipressi in fila

Il piano regolatore cimiteriale

La nostra società multietnica ha reso indispensabile l’assegnazione di una zona specificatamente progettata per accogliere le salme o le persone con culto differente da quello cattolico-cristiano. Ogni regione, dal Piemonte, alla Campania, ha la propria normativa da rispettare. In linea di massima, salvo qualche eccezione come nel caso di Alcamo, le spese per la costruzione di questa sezione speciale, all’interno di ogni cimitero, sono sostenute dalla Comunità religiosa che ne fa richiesta. Spetterà sempre al sindaco accogliere o negare questa possibilità.

La parcella richiesta in questi casi dipenderà dalla grandezza dello spazio che accoglierà questi morti, di fede differente. La tariffa per opere di questa portata non è mai bassa e solitamente sono organizzazioni religiose con influenza internazionale a farsi carico di questo onere. Anche situazioni drammatiche e improvvise, come nel caso di una morte di decine di persone nello stesso giorno, a causa di un terremoto o di un atto terroristico, necessiteranno di un ampliamento cimiteriale, per soddisfare la richiesta delle famiglie dei deceduti. Questo sistema di controllo, in grado di far fronte a situazioni particolari, è reso possibile dall’organizzazione di un piano intelligente, capace di prevedere anche possibili sviluppi futuri.

Meglio si definiranno le necessità della Comunità di riferimento del cimitero, meno possibilità di entrare in affanno e ricorrere a mozioni extra piano regolatore si avranno.
L’adozione di un piano regolatore cimiteriale adeguato passerà da una specifica delibera
comunale. Anche se non si tratta di un processo rapido, in quanto l’iter legislativo presenta ostacoli di varia natura (tipici di ogni processo decisionale), si sottolinea come si tratti di una procedura d’approvazione necessaria, per garantire che tutto accada, come previsto da regolamento cimiteriale.

Salvo situazioni straordinarie, come è accaduto con il terremoto ad Amatrice, non esistono varianti a questa processo attuativo. L’obbligo del rispetto di tutte le fasi di un piano regolatore è la base avere cimiteri funzionanti ed efficienti. Essendo i lavori interni di un cimitero abbastanza imponenti, è logico pensare al fatto che necessiteranno di attrezzature ad hoc, utili per eseguire ogni azione nel migliore dei modi possibili. Il simbolo di ogni camposanto, ancora più dell’alzaferetri è la scala cimiteriale. Si tratta di una scala a palchetto, ultra resistente che permette agli addetti di raggiungere anche quelle zone più in alto, difficilmente raggiungibili con altri tipi di strumenti.

Le scalette professionali per cimitero consentiranno di cambiare i fiori più velocemente e di svolgere tutte quelle operazioni di routine, tipiche di chi lavora in un luogo del genere, facendo meno spostamenti. Oltre ad elementi comuni ad altri sistemi di salita più semplici, come i gradini o la leggerezza garantita dall’uso di alluminio, a rendere questi oggetti più particolari è la sicurezza che possono garantire. La presenza di ferma piedi, guardia corpo, biscottini antiflessione e aste di rinforzo anti chiusura, trasformano questi strumenti in scale ideali da usare nei cimiteri. La possibilità di spingersi più in alto, ma sempre senza rischi, grazie ad una rampa di risalita e ad un’ampia piattaforma di lavoro, dimostrano la validità di queste scale ultra moderne per camposanti.

Molti tra i modelli più diffusi sul mercato propongono anche delle rotelle che però non devono far nascere dubbi sulla stabilità della scala, visto che si attiveranno, soltanto quando la scala cimiteriale sarà sollevata, in modo da facilitare il suo spostamento sul terreno. Il prezzo di questi oggetti per cimitero è naturalmente più elevato dei modelli di scala più semplici, utilizzati dai privati e supera tranquillamente anche i 200 euro. Si precisa però che anche se l’apposizione “cimiteriale” farebbe pensare il contrario, si tratta di oggetti che possono essere impiegati anche da in contesti differenti, spinti dalla necessità di utilizzare sistemi di scala più sicuri e affidabili, avendo il terrore di cadere dalla scala. La credenza popolare che passare tra le gambe di una scala aperta porti molta sfortuna, rende il cimitero un luogo ancora più “ostico” per chi si rivela particolarmente superstizioso.

Considerato il peso, ma soprattutto la stazza di queste scale cimitoriale, il consiglio è di stare molto attenti quando passeggiate per un camposanto. Gli episodi di caduta accidentale di una scala cimiteriale su passanti sono molto più frequenti di quello che si possa pensare.