Non c’è nulla di strano se un gran numero di lettori ci chieda informazioni su bare per due persone. La possibilità di comprare una cassa da morto per coppia è qualcosa di più che una notizia di folklore utile a ricevere qualche punto dalla community di yahoo answer. Dopo tutto perchè delle persone che si sono amate così tanto durante la vita ed hanno lottato così strenuamente per essere sempre vicini, dovrebbero decidere di essere separate quando muoiono?
Le bare per 2 persone
Le fabbriche di feretri in Italia
Dal pino al ciliegio, tutti i materiali usati
La grandezza delle casse da morto
Le decorazioni di una bara
Le casse da morto colorate
Le casse da morto per animali
I feretri più originali al Mondo
Non si tratta solo di credere o non credere ad una vita post mortem, ma di desiderare di essere non solo seppelliti l’uno accanto all’altro ma, perchè no, condividere lo stesso cofano una volta spirati. Ad alcuni potrebbe apparire ridicolo, ma a nostro avviso non lo è affatto. Al più potrebbe sembrare bizzarro, ma nel mondo delle bare, essere un po’ esibizionisti è un modo molto facile per dimostrare il proprio potere agli occhi degli altri.
Un letto funebre matrimoniale
Non vi stupite se in futuro anche case produttrici italiane, come Lorandi cofani funebri, si adegueranno a questa “moda” iniziata, ancora una volta, negli Stati Uniti D’America, contagiando anche la cultura dei funerali in Europa.
Al momento però va detto che in Italia questa pratica è vietata, perchè infrange l’articolo 7 del Regolamento Cimiteriale. Questo riferimento normativo specifica come in ogni feretro dovrà esserci solo un cadavere, eccezion fatta per le madri morte contemporaneamente o appena dopo aver partorito. Solo le madri decedute in ospedale nel reparto di ostetricia possono essere riposte nella bara in compagnia del neonato, anche lui drammaticamente morto.
La produzione di casse per morti matrimoniali si scontrerebbe tra le altre cose con qualche difficoltà obiettiva, legata principalmente al fatto che, qualora i coniugi o la coppia di innamorati non morisse nello stesso momento, non sarebbe così facile riaprire il feretro e quindi riporre un ulteriore ospite. Si tratta di qualcosa che le due persone dovrebbero stabilire da subito, senza mettere in imbarazzo i famigliari o gli amici che si occuperanno del loro funerale quando passeranno “a miglior vita”.
Il linea di massima il primo della coppia a morire si ritroverebbe in uno spazio molto grande, rendendo più difficoltosa anche la conservazione del corpo, destinato alla decomposizione. Un feretro unico per 2 genitori o 2 figli molto uniti tra loro rivela un’idea molto “romantica” del trapasso, ma anche un qualcosa di poco agevole da mettere in pratica, per via di alcuni ostacoli, di cui ci accingiamo a parlare.
Quando finisce l’esistenza di 2 persone nello stesso momento è difficile pensare ad una cosa così “leggera” come un feretro matrimoniale. Il triste momento di solito richiamo al rispetto dei morti ed ad una maggiore solennità nell’affrontare la morte simultanea di una coppia.
La diffusione di cofani mortuari per due salme significherebbe ridisegnare ogni elemento del rito funebre, a partire dalla grandezza del carro funebre sino ad arrivare al dimensionamento dei loculi nel cimitero.
E perchè non farlo per 3 persone
Il web è pieno di persone che amano scherzare, nonché di rendere virali strane notizie riguardanti il mondo dei riti religiosi. E’ per questo che nei forum è cominciata ha circolare la notizia di un modello di bara per 3, ipotizzando che il terzo posto potesse essere occupato dall’amante. La faccenda fa sorridere, ma a giudicare dal numero di femminicidi avvenuti a causa di una relazione extraconiugale, ci sarebbe ben poco da scherzare. Naturalmente si tratta si una bufala, fatta circolare soltanto per aumentare la visibilità di un sito, disinteressandosi di trovare una prova concreta che testimoni la veridicità dell’informazione.
Il linea di massima possiamo affermare con cognizione di causa che se le bare matrimoniali rappresentano una rarità, una poltrona…mortuaria per 3, per parafrasare un noto film anni’80, è qualcosa mai fabbricato sinora. Non immaginiamo quale sforzo sarebbe necessario e quanto legname richiederebbe la realizzazione di una cassa da morto di misura così elevata. Il conseguente costo, associato alla realizzazione di tale prodotto, sarebbe ancora superiore, rispetto al prezzo d’acquisto di feretri versione matrimoniali.
La morte di un matrimonio
Un’azienda americana senza scrupoli ha ideato un gadget matrimoniale che avrà modo di far discutere il pubblico di Facebook e degli altri social network. Le opinioni negative e le critiche non mancano, fatto sta che in questo caso si tratta di un oggetto messo effettivamente in commercio. Si tratta di un contenitore a forma di cofano funebre in cui depositare gli anelli quando ha fine il matrimonio. Un prodotto che può far rabbrividire molti cattolici praticanti, ma che sta riscuotendo un discreto successo nelle vendite, considerato anche il fatto che il numero dei divorzi è in costante crescita.
Eccezion fatta proprio in Italia dove, dal 2012 il numero delle nozze concluse male è finalmente calato. Questo tipo di speculazione, oltre ad essere di cattivo gusto, sembra costare pure parecchi dollari. Meglio impegnare allora tempo e soldi per cercare di recuperare una relazione d’amore in crisi, che spendere denaro tra avvocati e delle bare in cui riporre le fedi nuziali.
Chi produce le Bare in Italia
Il mercato delle onoranze funebri, come è noto, movimenta ingenti somme di denaro. Facile quindi intuire come la produzione di casse da morto o il lavoro di rivenditori di feretri di qualità, possa arricchire coloro i quali hanno investito in questo settore. Anche se la concorrenza proveniente dai mercati asiatici, permette di abbattere notevolmente il prezzo di un feretro, la fama di grandi produttori di cofani funebri come Lorandi, difficilmente sarà intaccata.
Si tratta di un’azienda presente sulla scena a partire dagli anni 50 a cui successivamente si sono affiancati competitor come Stragliotto o Rosa Srl, che non sono mai riuscite però a pareggiare i suoi risultati nell’industria dei cofani funebri. L’unica casa produttrice che ha raggiunto traguardi simili dal punto di vista qualitativo è la lombarda Durbano Cofani, che ha anche il merito di preferire una produzione artigianale dei feratri, offrendo la possibilità di “farli su misura”. Si tratta ad ogni modo di business che funzionano, soprattutto al sud dove, la maggiore affezione verso i rituali religiosi, si traduce in un giro di denaro ancora più elevato.
Possiamo dire che se le casse dello Stato mostrano quasi sempre dei buchi, le casse da morto favoriscono profitti notevoli. Il punto di forza di questi produttori di casse mortuali italiani è certamente l’ottima fattura dei manufatti. Difficile trovare degli articoli con standard qualitativi altrettanto elevati quando si parla di bare economiche provenienti dalla Cina. Considerato poi che ogni lusso esige rispetto è altamente improbabile ritenere che la diffusione di bare di cartone, realizzate con legname di pessima costituzione, possano creare una vera concorrenza in Italia.
La causa di morte di una persona merita la dovuta considerazione e pensare che i parenti accettino di conservare la salma in un cofano destinato a imputridirsi, pur di risparmiare qualche soldino, è assolutamente inconcepibile. Le piccole case produttrici però, che puntano più sulla quantità che valore del legno usato in fase realizzativa, potrebbero invece risentire di questa “concorrenza sleale” proveniente dall’est asiatico. La possibilità che milioni di bare del sol levante invadano i paesini italiani, favoriti dalla pubblicità online, non va pertanto esclusa del tutto. Si spera che delle specifiche leggi possano difendere ancora una volta le effellenze italiane come Lorandi, prima di rassegnarci all’idea di deporre i nostri parenti morti in bare in polipropilene, inadatte anche per gli animali.
Modelli e modelle
Ormai non ci stupiamo più di nulla per quello che accade sul web, ma a volte anche noi, che ne abbiamo viste di cotte e di crude, abituati ad avere i peli sullo stomaco, rimaniamo, per così dire, un po’ interdetti. E’ successo così quando abbiamo trovato online il calendario di un’azienda di onoranze funebri, originaria della Polonia, che accostava i modelli delle bare a delle modelle in “carne ed ossa”.
Il risultato finale era davvero straniante, perchè siamo rimasti spiazzati nel vedere delle donne semi nude affianco a cofani in legno o persino sedute all’interno, intente a proporre una posa sexy. Anche in questo caso riteniamo che si sia superato ampiamente il limite e che, di fronte alla morte, per quanto apprezziamo i tentativi di “alleggerire” l’argomento, ci sentiamo di affermare la nostra estraneità a questo modo di fare pubblicità.
Vedere delle attrici, prestare il proprio corpo statuario per reclamizzare dei prodotti funebri ci fa un po’ di tristezza. Di sicuro non renderà meno amara la perdita di un proprio caro e allora ci chiediamo se le finalità speculative di un’azienda possano sovrastare in questo modo così arrogante ogni principio di moralità o anche solo di eticità.
I tipi di cassa
Ogni feretro costituisce senza dubbio il fulcro di ogni funerale che si rispetti. E’ per questo che il giro d’affari legato alle pompe funebri e agli accessori che caratterizzano i funerali risulta molto alto. Le ragioni che alimentano questo giro d’affari di vaste proporzioni sono numerose e cercheremo di sintetizzarle in questo elenco:
- influenza della chiesa nella nostra cultura. Spendere migliaia di euro per un rito funebre rappresenta un fatto istituzionalizzato, giudicato normale.
- La centralità della famiglia. In Italia l’amore per i propri famigliari, accentuato anche dalla tendenza a vivere sino ad oltre 30 anni sotto lo stesso tetto, innesca dei meccanismi di attaccamento morboso ai propri cari, che raggiunge il suo apice nel momento della morte. Secondo questa logica, quando sopraggiunge un decesso, è scontato investire ingenti quantità di denaro per organizzare un funerale all’altezza del bene provato per il defunto. L’assioma di fondo è sostanzialmente questo: più si spende per un trapasso, più si dimostra il sentimento d’amore verso colui che è morto.
- Importanza del giudizio del pubblico nei piccoli centri urbani. Ostentare il proprio sforzo economico agli altri parenti e al resto del pubblico pone l’organizzatore dell’evento funebre in una condizione di superiorità. Nelle realtà più piccole accade che impiegare molti euro per celebrare funerali e quindi comprare costosissime casse da morto, significa guadagnarsi implicitamente il rispetto degli altri e sfruttare quel tragico momento, per migliorare la propria posizione sociale. La consuetudine ad ingaggiare le prefiche, tipica del comuni più piccoli del sud Italia, testimonia la solennità di queste celebrazioni e l’importanza che quell’episodio venga scandito da pianti e sofferenza.
Queste ragioni spiegano la necessità di molti italiani nello scegliere un feretro personalizzato, colorato e abbellito con decorazioni uniche, fondamentali per aumentare il valore estetico e quindi emotivo di tale rappresentazione. Esistono migliaia di tipologie di bare ed è giusto che ogni famiglia scelga quella migliore. Al di là della stravaganza di quegli individui un po’ dark, con la passione nei confronti della cultura gotica, che ambiscono a farsi rinchiudere in bare ottagonali, sullo stile di Dracula, vi sono modelli anche meno appariscenti.
Il tipo di legno utilizzato
Il materiale principe di ogni cofano è il legno, essenziale per garantire l’adeguata conservazione del cadavere. Non è auspicabile che un corpo si decomponga in breve tempo, un po’ perchè la nostra cultura cristiana ci spinge a pensare che l’anima viva ancora, un po’ perchè diverrebbe un serio problema a livello igienico, costringendo gli addetti cimiteriali al provvedere ad un’estumulazione straordinaria.
Se vuoi capire quale legno scegliere per il tuo feretro o comprendere se un ciliegio è una qualità migliore di un pino comune, ti consiglio di proseguire la lettura di questo articolo.
I legnami più apprezzati nella scelta di un feretro spaziano tra una grande varietà di alberi, anche se i più diffusi restano solitamente il pino e l’abete. Essendoci, come è giusto che sia, una certa gerarchia tra i legni di una cassa da morto, proprio come accade nel mercato dell’arredamento, esistono delle qualità più costose di altre, perchè mostrano caratteristiche e proprietà maggiori. E’ il caso del mogano, descritto come uno dei materiali migliori con cui costruire un cofano, secondo, molto probabilmente solo al legno proveniente dall’albero tipico di maggio: il ciliegio. Tra i fattori più influenti nella valutazione di un feretro vi è ovviamente la scelta del materiale con cui è realizzato. Il linea di massima una bara mortuaria in mogano sarà più costosa di una fabbricata in faggio, anche se esistono una serie di parametri e di “costumizzazioni” in grado di far lievitare il prezzo.
Pino = legno medio-pesante (nel caso di qualità di pino nero il peso risulta ancora maggiore), di durezza media. Superficie irregolare, alterna tratti sgombra da nodi (più resistente) a tratti con molti elementi nodosi (più delicata). Risulta ben lavorabile, ma poco durevole, anche perchè facilmente attaccabile da elementi esterni, come nel caso di funghi.
Abete = Per la costituzione di feretri viene più utilizzato l’abete rosso, per via della maggiore resistenza e della semplicità di taglio. Di contro offre una scarsa durabilità e facilità a scheggiarsi, durante le lavorazioni più complesse e rifinite.
Mogano = Legno tra i più duri in commercio e tra quelli che meglio si difendono dai parassiti. Sopporta molto bene le sollecitazioni e le pressioni in fase di lavoro, dimostrandosi un legname apprezzato quanto il noce funebre. Purtroppo assorbe molta umidità e necessità di un trattamento ulteriore per la costituzione di casse da morto di qualità. Anche a causa di questa ragione è venduto ad un costo più alto, rispetto alla media. Compattezza eccezionale e colorazione assolutamente uniforme.
Ciliegio = legno di gran pregio, duro e facile da modellare allo stesso tempo. Mostra proprietà eccellenti quando sollecitato a torsioni e grandi pressioni. A differenza delle bare in mogano dimostra una maggiore difesa alle aggressioni legate all’azione di animaletti e all’usura del tempo, necessitando di quantità inferiori di prodotti anti parassitari. Tipica a colorazione rossa del legname, esteticamente piacevole e non a caso assai adoperato per la produzione di strumenti musicali.
Ad ogni modo, ogni fugare ogni dubbio è giusto fornire una classifica dei tipi di legni per bara più pregiati:
Rovere, Mogano, Noce Daniela, Frezno, Castagno, San Juan, Pitch Pine, Banak, Larice, faggio, pino e tiglio. Anche se molto dipenderà dal taglio realizzato e dalla natura della vernice utilizzata e della quantità d’acqua usata, possiamo definire questa classificazione piuttosto veritiera.
Per quanto riguarda l’aspetto normativo, usare materiali diversi dal quelli legnosi per la costruzione di una bara non è operazione semplice. Le norme igieniche impongono in questi casi la necessità di una specifica richiesta indirizzata al Ministero della Sanità. Il regolamento cimiteriale nazionale parla ben chiaro. L’articolo 75 del DPR del 1990 impone l’obbligo delle aziende di marchiare ogni cassa con la propria firma, onde definire subito le responsabilità in caso di violazione della legge.
La forma
Non tutte le ciambelle escono con il buco, alla stregua di tutte le bare che non sono tutte uguali tra loro. Il loro aspetto trapezoidale, caratterizzato da una parte superiore più larga di quella inferiore non rappresenta una regola. I feretri possono avere forme differenti tra loro e varianti tali da conferirne un aspetto unico, esclusivo. La volontà di richiedere cofani su misura, personalizzando ogni minimo dettaglio, offre la possibilità al pubblico di stravolgere quasi completamente l’estetica classica, dando viva a casse mortuarie originali. Optare quindi per bare più tondeggianti, dagli spigoli smorzati e dall’impatto meno aggressivo è quindi possibile, rivolgendosi a chi vende feretri su ordinazione.
Dimensioni e texture
Proprio come appena descritto, sia le dimensioni che la “fantasia” dei contenitori funebri più venduti al Mondo, possono essere modificati, in funzione delle proprie preferenze personali. Non sarebbe giusto che un signore di corporatura più robusta, destinato ad occupare uno spazio maggiore, venga sacrificato in una bara angusta, di misura sotto dimensionata. Una persona esile invece, per una conservazione del corpo più efficacie, dovrà essere collocata all’interno di un cofano più piccolo.
Il corpo del defunto, per intenderci, non dovrà ballare, una volto risposto nella bara. Non a caso, per evitare di udire i tonfi di una salma che colpisce i lati della cassa, andrà posizionato in un feretro di dimensioni inferiori, rispetto quelle standard e inserita un’imbottitura proporzionata. Indipendentemente da quanto è alto il defunto o di quanti centimetri fosse il suo girovita, non temete. In commercio potreste acquistare senza problemi sia casse da morto per ciccioni, che altre destinate ad ospitare soggetti più mingherlini di costituzione.
Oltre alla misura, quando sarete tenuti a scegliere le caratteristiche della vostra cassa, potrete specificare che il legno sia liscio e quindi più semplice, oppure levigato, caratterizzato magari da più vistose decorazioni. A seconda della personalità del defunto si potrà quindi optare per una cassa più sobria o uno scafandro funebre più fantasioso. La selezione dei tessuti che faranno da fodera per l’interno potrà ulteriormente dare valore ad ogni cofano. E’ per questo che le bare più belle sono adornate con raso e seta di primissima qualità, senza contare chi predilige i bassorilievi in oro, disinteressandosi del tutto di quanto il costo totale della cassa potrebbe salire. A conti fatti, la semplice bara in legno, realizzata con tavole inchiodate e quindi assemblate, sino a formare il classico parallelepipedo, subisce sempre più spesso delle variabili.
Il design del coperchio più esterno, che costituisce un elemento indipendente, come la volontà di aggiungere maniglie speciali, si osservano sempre più spesso in Italia. Senza contare tutti quegli altri accessori che vanno a corredare un feretro moderno, come le urne in pietra, le croci in bella vita, i pizzi dell’imbottitura che avranno sempre tinte piuttosto tenui, colori a metà strada tra il rosa e il bianco panna.
Decorare i fianchi e la facciata è uno dei modi più diffusi per caratterizzare il feretro e renderlo speciale. Anche se gli intagli più diffusi restano quelli a tema religioso (dal disegno dell’arcagelo Gabriele alla scena del miracolo dei pani e dei pesci), non sono pochi coloro che prediligono degli ornamenti più “barocchi”. E’ il caso di coloro che abbelliscono le casse da morto con figure sportive come Maradona o volti di cantanti neomelodici come Mario Merola.
Tipi di decorazioni
Nell’ottica delle personalizzazioni è opportuno definire quelli che sono gli ambiti all’interno dei quali la gente solitamente sceglie il disegno da intarsiare sulla propria bara. La selezione dell’immagine perfetta va fatta in relazione a quelle che erano le passioni del soggetto, quando era ancora in vita, o in base a delle specifiche indicazioni fornite all’interno del testamento.
Aggiungere un’incisione sulla facciata del coperchio della bara non è cosa comune. Solo una piccola percentuale dell’utenza che si rivolge ad un’agenzia funebre fa questo tipo di richiesta, sia perchè il costo finale del funerale tenderebbe a lievitare parecchio, sia perchè la maggior parte delle volte viene associata a figure dalla spiccata personalità. Considerato che una buona percentuale delle persone che organizzano un evento funebre ha voglia di vivere il lutto nel modo più discreto e raccolto possibile, si comprende come coloro i quali ordinano una personalizzazione così estrema del simbolo per antonomasia della morte, la pensino in modo diametralmente differente.
Ad ogni modo, per comprendere meglio il perchè e cosa questo pubblico ama farsi disegnare sull’involucro mortuario, possiamo classificare le iconografie usate per ornare i feretri in queste macro famiglie:
- Soggetti a carattere religioso (angeli, santi come Padre Pio, rappresentazioni del paradiso, Adamo ed Eva..ecc)
- Passioni sportive (campioni di calcio, sportivi che hanno fatto la storia della box, noti volti della formula uno e del moto gp…ecc)
- Preferenze musicali (band inglesi, cantautori italiani, strumenti musicali, spartiti..ecc )
- Attitudini politiche (la “A” cerchiata degli anarchici, il fascio littorio, tipico dei fascisti defunti, una colomba e la scritta pace, ecc..).Al di là di quale fregio si sceglierà, gran parte della facciata, nel caso di funerali cattolici o ortodossi, sarà occupata dal simbolo religioso per eccellenza: la croce. Questa farà la sua comparsa sul coperchio e sarà la garanzia di come l’aspetto religioso resti sempre prioritario, anche quando sui fianchi capeggiano ghirigori o scritte personalizzate.
Per aumentare le probabilità che la salma non si decomponga in tempi ristretti, molte persone prediligono la scelta di posizionare il corpo immobile del parente all’interno di una cassa di zinco e solo successivamente nel feretro. Questa cassa doppia, che nulla a che fare con la cassa matrimoniale, permetterà, grazie alle proprietà dello zinco, di mantenere il cadavere integro per una durata più ampia, quando viene collocato nel feretro e quindi adagiato nel loculo del cimitero cittadino.
Possiamo immaginare come la gestione dei gas rilasciati da un corpo morto, nel corso degli anni, richieda la costruzione di bare perfette sul piano della progettazione. La qualità di una valvola che consenta di far “sfiatare” le sostanze gassose fuoriuscite da un cadavere, è importantissima per evitare disastri o situazioni piuttosto macabre, oltre a far nascere più di un dubbio sulla durevolezza delle bare low cost, prive di questo scrigno di zinco. La porosità del legno, anche del miglior tipo, farebbe passare qualunque tipo di odore legato al processo di putrefazione.
Modelli ultra sicuri
Anche se la cosa potrebbe far sorridere i molti, eppure sino a qualche secolo fa, una delle paure più ricorrenti tra le persone, non era tanto la morte, quando la possibilità di sopravvivere ad una sepoltura. Saltuariamente ancora oggi, in qualche blog che tratta argomenti macabri o un po’ trash o sui forum che si occupano di funerali, accade di sentire di addetti dei cimiteri che giurano di aver visto i segni di unghie sulle bare, a conferma di come molti defunti si “sveglino” una volta seppelliti. La sensazione di essere chiusi all’interno della cassa funebre e non poter minimamente uscire, a causa dei sigilli rappresenta una situazione estrema che, nell’immaginario comune, costituisce uno degli incubi peggiori che possano concretizzarsi. Per fortuna gli episodi di persone tumulate vive si contano su di un palmo di mano, ciò nonostante vi sono persone molto interessate a modelli di bare ultra sicure, in grado di scongiurare i casi di sepoltura prematura e morte apparente.
La costruzione di una bara apribile dall’interno, permettendo all’uomo di non “morire soffocato” ed uscire dal feretro ha interessato costruttori un po’ fuori dalle righe. Si tratta delle cosiddette “bare di sicurezza”, capaci di far scappare una persona, seppellita per errore, perchè considerata deceduta, ma rinvenuta dal coma e quindi inaspettatamente viva. Premesso che svegliarsi in una bara ermeticamente chiusa non è certamente piacevole o simpatico da vivere, analizziamo un po’ la storia e le caratteristiche di queste “bare di salvezza”.
Scopo di queste casse da morto speciali è quello di consentire a chi si trova erroneamente all’interno, protagonista di un risveglio “post mortem”, di informare altre persone di ciò che è accaduto e quindi spronarli ad accorrere in soccorso. Alcuni di questi progetti di feretri di sicurezza prevedevano l’accensione di segnali pirotecnici all’esterno, allo scopo di “suggerire” ai passanti nel cimitero, che qualcosa di anomalo stesse accadendo.
Altri tipi di allarmi, escogitati per comunicare all’esterno della cassa che qualcuno si stava risvegliando, come l’installazione di sensori tra braccia e piedi, si scontravano con difficoltà oggettive, come i movimenti naturali sprigionati dai gas di un corpo in fase di decomposizione.
In alcuni casi, in pieno illuminismo, si riponevano all’interno del contenitore oggetti che avrebbero presumibilmente aiutato chi era passato a vita migliore a sopravvivere per ritornare verso una esistenza…peggiore!! E’ per questo motivo che assieme a ricordi dei parenti veniva ingenuamente lasciato nella bara un piede di porco o un bastone teoricamente utile per fare leva e scoperchiare il feretro. Come se un quasi morto, una specie di zombie, avesse poi la forza e le energie necessarie per eseguire quel tipo di operazioni!!! A rendere ancora più assurda la situazione vi era poi chi lasciava al deceduto anche del cibo, qualora gli fosse venuta fame e qualora fosse ancora una volta sopravvissuto a un palese tentativo di omicidio da cibo avariato…
Eppure un esempio di bara di sicurezza è stato effettivamente ideato per contenere la salma del principe di Brunswick-Wolfenbüttel-Bevern, terrorizzato dalla fobia di riprendere conoscenza dopo essere spirato. Ad ogni modo, le invenzioni più affidabili, al netto di quel tocco di fantasia e di quanto possano davvero essere utili, risultano ad oggi ancora troppo costose per poter avere una diffusione capillare. Ricordare il caro scomparso, trasportarlo nella camera ardente con la bara aperta e quindi seppellirlo al cimitero resta la sequenza standard di ogni morte. Pensare però che a queste fasi possa aggiungersi quella di “risveglio” e successivo trasporto dal cimitero all’ospedale, ammettiamo che possa far venire i brividi..
Bare colorate
I colori sono l’essenza dell’anima. Utilizziamo finiture e sfumature cromatiche in ogni momento della nostra vita, perchè convinti che una tinta possa dire molto sulla personalità di un soggetto. Ci sono colori più “allegri” ed altri più tristi ed arredatori ultra convinti di come la colorazione di una parete possa influire sullo stato d’animo di chi vive quello spazio abitativo. Cercare la definizione di Feng Shui per capire quello di cui parliamo. Allo stesso modo, anche il colore di una cassa da morto potrebbe servire a definire meglio lo spirito della persona scomparsa e allora perchè non sfruttare quest’arma per rafforzare il ricordo di una persona a noi tanto cara?
Seppur i diversi tipi di legni hanno di per sé una finitura diversa, specifica dell’albero da cui provengono e le stesse bare differiscono molto tra loro, in relazione alla tipologia di legname impiegato per realizzarle, vogliamo parlare della differenza tra casse da morto verniciate bianche e quelle colorate. Si tratta quindi di una tinteggiatura artificiale, volta a simboleggiare qualcosa di cui ci apprestiamo a parlare.
Bara bianca
Il significato effettivo di questa bara è decisamente diverso da quello della smorfia. L’interpretazione associata a chi sogna una un feretro bianco non ha nulla a che vedere con il significato reale di un funerale in cui si osserva la presenza di una cassa da morto colorata di bianco. Chi ha avuto la sfortuna di partecipare ad un rito funebre di questo tipo sa bene quello di cui si parla, visto che l’uso di una bara di questo colore è solitamente collegata alla morte di un bambino. La drammaticità di un funerale in cui il defunto è un bimbo non ha eguali.
Il bianco, colore dell’innocenza, rende questi avvenimenti altamente toccanti dal punto di vista umano e sono quelli in cui si versano generalmente più lacrime. Una giovane vita stroncata sarà sempre più dolorosa di un signore morto di vecchiaia, superati i 90 anni di età. Non si tratta solo di un fatto culturale, ma le celebrazioni caratterizzate da ba feretri bianchi sono dure da sopportare sul piano psicologico e non è raro che qualcuno dei partecipanti abbia un crollo emotivo e alterni rabbia a sconforto incommensurabile quando scorge la figura della piccola bara bianca.
Allo stesso tempo il significato onirico di bara bianca ha un valore completamente opposto, visto che la smorfia napoletana afferma che sognare un feretro colorato di bianco annuncia a una trasformazione nella vita, al sopraggiungere di una novità non necessariamente negativa. In questo caso la tinta bianca vuole avvicinarsi più al concetto di perdita di purezza, a marcare un episodio che può radicalmente cambiare il punto di vista del soggetto. Ricordare di aver sognato una bianca cassa da morto, oltre ad essere un po’ macabro, può rappresentare la perdita della parte più infantile del proprio carattere. Se lo sognasse un adolescente, potrebbe indicare l’essere diventati uomini a tutti gli effetti, qualora la visione notturna l’avesse un signore già adulto, potrebbe tradursi come la scomparsa del fanciullino di cui parlava Leopardi e di un principio di vecchiaia vera e propria. Una metafora che può fare paura, ma mai come il terrore di perdere il proprio figlio e cercare dove poter comprare una bara bianca per commemorare la sua morte.
Casse per animali
Molto diffuse in Germania e soprattutto nel Regno Unito dove, i “pets” rivestono un ruolo importante nella società e godono di maggiori diritti rispetto ad altri Paesi Europei, potrebbero sembrare delle bizzarrie, ma non sono altro che un tenero modo di onorare la morte di un fedele amico. Sono state realizzate bare in plastica per animali di tutti i tipi, non soltanto cani e gatti, generalmente più amati dagli uomini. Non è raro trovare sul web notizie di feretri per animaletti di ogni sorta, come nel caso di topi, maialini d’india e canarini. Dietro quello che superficiali lettori di social network osservano come mero folklore e curiosità, si nascondono sentimenti profondi verso delle creature viventi che ci hanno assistito per tantissimi anni.
Inutile essere sbrigativi e tacciare il fenomeno delle casse per animali morti come “esagerazioni” perchè si rischierebbe di sottovalutare come, per molti soggetti, gli amici a quattro zampe si sono dimostrati decisamente migliori di persone in carne ed ossa. Il web è pieno di foto di bare da morto di conigli in polipropilene, seppelliti nel luogo in cui si è condiviso più tempo a giocare con loro e si sono condivisi i momenti più belli. Non ci sbilanciamo nell’affermare come fotografare queste bare sia di dubbio gusto, ma pensare al fatto che dei mammiferi possano ricevere funerali più pomposi e meglio organizzati di senza tetto o altre categorie di persone alquanto indigenti, ci fa per lo meno riflettere. Sino dove un cofano da animali è simbolo di amore e quando invece è puro business?
Casse da morto in cartone
Anche se tante volte si usa questa definizione in riferimento ai cofani cinesi, costruiti con materiali poveri e inadatti allo scopo, in realtà non hanno nulla da spartire con loro, se non fosse che anche in questo caso hanno un prezzo più basso. Rappresentano infatti la variante più economica dei contenitori per cadaveri animali. Il basso costo di tale materiale ne favorisce l’acquisto da parte di un crescente numero di persone. Le bare di cartone non potranno certo garantire le proprietà di conservazione e resistenza al logorio naturale di una cassa in mogano, ma rappresentano un’alternativa economica per dare importanza alla morte di un cane a cui abbiamo voluto un’infinità di bene.
Si possono comprare online, a volte anche sui market plasce più noti, come Ebay o Amazon e consentono di dare una degna sepoltura ai nostri amici scodinzolanti. Le foto delle bare da morto animalesche fanno una certa tenerezza e sottolineano lo speciale legame che unisce gli esseri umani agli animali da compagnia. Immagini di padroni affranti mentre abbracciano la piccola cassa funebre in cui è contenuto il corpo esanime di un persiano che non farà mai più le fusa e mai più giocherà con il gomitolo di lana, fanno sempre un certo effetto. Meglio quindi non esagerare con questo tipo di fotografie.
Le bare ecosostenibili
Una delle sfide più impegnative di chi opera nel settore della produzione dei feretri per morti è quella di produrre articoli sempre più rispettosi dell’ambiente. Riuscire a mantenere costi di vendita contenuti e contenitori a forma di parallelepipedo creati seguendo valori di biodegradabilità non è affatto facile. Le aziende produttrici come Lorandi stanno investendo molti dei loro sforzi in questa direzione, nella speranza di ridurre l’impatto ambientale di un funerale.
Preferire materiali riciclati e ricorrere a sistemi di recupero dell’acqua usata in fase di lavorazione dei legni come il noce funebre, sono solo 2 dei tanti sistemi con cui si stanno adoperando per rendere una cassa da morto più ecologica e quindi sostenibile anche sul piano dell’inquinamento dell’aria. Si desume che sempre più eco-feretri saranno immessi sul mercato negli anni che seguiranno, visto che la sensibilità verso tematiche come l’effetto serra e lo scioglimento dei ghiacciai, permettono di responsabilizzare sempre più il pubblico. Visto che i costi ambientali di cicli di produzioni poco virtuosi li paghiamo un po’ tutti allora è auspicabile che progettino bare con criteri ambientali più rigorosi.
Anche il sistema normativo sta spingendo verso questo tipo di bara sostenibile. Delibere come il DPR 285/1990, in cui si regolamentarizza l’impiego di cellulosa e plastica biodegradabile per la creazione di casse per morto, segnano importanti passi in avanti, di cui si rallegrano tutti gli ambientalisti.
Le immagini delle casse da morto più strane
La stravaganza non ha davvero limiti. Le foto che seguono sono state trovate sul web e raccolgono le immagini dei feretri più originali che delle persone si sono mai fatte costruire. Il pensiero che qualcuno abbia commissionato altri perchè finalizzassero queste creazioni così uniche lascia basiti. Eppure, diciamolo pure, avere la possibilità di farsi rinchiudere all’interno di vere e proprie opere d’arte è il sogno mai detto di molti di noi. Le rappresentazioni visive che seguono sono uniche nel genere e offrono molti punti su cui discutere, a partire da come sia importante festeggiare degnamente il trapasso ad un’altra vita, per parecchie persone nel mondo. Ancora una volta, l’eccezionale carattere un po’ naif del defunto, la buona disponibilità finanziaria e la grandissima passione che ha segnato la loro vita, favoriscono l’affermazione di queste casse da morto speciali.
Tra le più simpatiche casse da morto annoveriamo quella a forma di ananas
Immagini di casse a forma di pesci
La spettacolare cassa da morto a forma di tonno
Il colorato cofano che riproduce le sembianze di una cernia
Oltre ai pinnuti, non mancano i pennuti, come nel caso di chi ha scelto bare a forma di aquila o gallina
Altri animali gettonati sono quelli che fanno riferimento ad insetti o specie più spaventose
Le ultime immagini più stravaganti
Cassa da morto originale, specifica per musicisti
Bara ideale per tutti gli sportivi
dedicata a tutti i teledipendenti..