Che cosa succede su Facebook quando si muore

Profili di persone morte su Facebook: cosa succede agli account di persone decedute in Italia e nel mondo e come segnalare una persona deceduta e le foto di morti. Ma è giusto o sbagliato scrivere sui profili Facebook di persone decedute o va contro l’etica e la morale?

 

Quanti sono i profili Facebook di persone decedute
Profili di persone morte su Facebook attivi, è sbagliato?
Quando si muore su Facebook in Italia: le opzioni
Account Facebook commemorativo
Rimozione profili di persone morte sui social, come fare
Morte su Facebook nel mondo
Come segnalare una persona deceduta su Facebook
Profili di persone morte sui social, il caso Luca Borgoni
Foto di morti sui social, cattivo gusto o commemorazione?
Come rimuovere fotografie di persone morte su Facebook

 

Quanti sono i profili Facebook di persone decedute

Si nasce, si cresce e si muore. Questo è quello che ci hanno sempre insegnato e chi ha frequentato il catechismo, saprà che c’è una vita dopo la morte. Senz’altro, gli scettici si dovranno ricredere, in quanto non si continua a vivere dal punto di vista spirituale, bensì via social. Facebook è il social network più popolato nella storia, soprattutto per quanto riguarda gli utenti morti. Le stime sono approssimative, però si presume che a livello mondiale siano circa 30 milioni di utenti morti esistono ancora sul social di Mark Zuckerberg. Un numero destinato a crescere, in quanto ogni giorno sono più di 8000 i profili di persone morte su Facebook.

Profili di persone morte su Facebook attivi, è sbagliato?

I filosofi possono esultare: la vita dopo la morte continua, visto che attraverso questo social la vita continua grazie a profili di utenti deceduti, aperti da familiari o amici.

facebook zoobies

Facebook, dal giorno in cui è stato messo online, ne ha fatta di strada. Al giorno d’oggi, esso è un network completo, in cui si può certamente continuare a fare amicizia, ma non solo: si può anche cercare un lavoro, giocare, pagare dei servizi e addirittura chattare. La modifica che ha scatenato uno sciame di polemiche è data proprio dalla possibilità di modificare un account di una persona che viene a mancare. Ecco come.

Quando si muore su Facebook in Italia: le opzioni

Di solito, al momento della morte di una persona, le opzioni che impone il social sono sostanzialmente due. La prima è quella di rendere l’account commemorativo, mentre la seconda è semplicemente rimuoverlo. Sono due opzioni diverse che richiedono ai parenti della persona defunta entrambe la certificazione di decesso.

Account Facebook commemorativo

Qualora i familiari scelgano l’opzione commemorativa, l’account rimarrà online, così come tutti i post condivisi sul quel determinato profilo. Le opzioni di visibilità rimarranno invariate, ovvero esso resterà visibile ad amici e non. Ovviamente, le uniche modifiche che non verranno tenute in considerazione sono la notifica del compleanno, la rimozione nei gruppi in cui il membro defunto era iscritto e la gestione di un gruppo o pagina verrà trasferita a un altro iscritto. Può succedere che il profilo non compaia più nel risultato delle ricerche, ma gli amici possono continuare a scrivere su di esso. Un modo per ricordare l’amico scomparso in maniera più tecnologica che diventa l’equivalente di portare i fiori alla sua tomba e salutarlo o di ricordarlo attraverso una foto come accade per le immaginette commemorative quando uno muore.

Rimozione profili di persone morte sui social, come fare

Qualora la famiglia dovesse chiedere a Facebook la rimozione dell’account del caro estinto, sempre e solo dopo l’invio del certificato di morte, il social concederà questa opzione. Purtroppo, però, si avrà la spiacevole sorpresa della perdita automatica di tutti i  post del profilo, le foto, i link, i video, le amicizie strette e gli altri contenuti multimediali.

Morte su Facebook nel mondo

Se nel Belpaese la morte su Facebook viene affrontata in sole due maniere, nel resto del mondo si affronta la questione in altro modo. In alcuni parti del mondo è presente l’opzione “Erede”. Questa modalità prevede la gestione dell’account del defunto da parte di una persona incaricata appositamente prima della morte dalla persona defunta stessa. Una sorta di eredità social che però in Italia non è possibile attuare.

Come segnalare una persona deceduta su Facebook

Il regolamento di Facebook Italia non consente di accedere a un account non suo perché viola le regole di questo determinato social e perché, diciamocelo pure, non tutti sono in grado di decidere in anticipo per se stessi in caso di morte accidentale e improvvisa. Probabilmente, però, Zuckerberg introdurrà questa opzione in futuro, ma purtroppo ne dovrà passare di tempo prima di vederla in Rete nel territorio italico, giusto o sbagliato che sia. In ogni caso, si deve passare attraverso l’assistenza del social per segnalare una persona deceduta e inviare i documenti richiesti per trasformare o chiudere l’account.

Profili di persone morte sui social, il caso Luca Borgoni

Sbagliato, perché ormai la vita ha vinto sulla morte, almeno via Facebook. Dopo la morte del figlio Luca Borgoni, la mamma Cristina Giordana ha discusso la sua tesi di laurea e continua a scrivere dal profilo del figlio deceduto. Fino a che qualcuno non si è accorto della facoltà di segnalare una persona deceduta e ha sollevato il polverone. Zuckerberg ha quindi trasformato questo account da attivo in commemorativo. Una storia dal finale agrodolce che però ha fatto soffrire la sua famiglia, e non poco.

Un figlio muore a 22 anni precipitando dal Monte Cervino durante una gara di corsa, improvvisamente: in Italia si può ereditare il conto in Banca di un 22enne, ma non  il suo profilo Facebook. Per una sorta di consolazione, la famiglia oltre a denunciare il fatto, ha deciso di organizzare una commemorazione tornando negli stessi luoghi della tragedia e facendo l’intero percorso di gara, soste comprese.

Foto di morti sui social, cattivo gusto o commemorazione?

Il dibattito etico è aperto: è giusto o sbagliato mantenere l’account aperto? Viene considerato lesivo nei confronti del defunto o è una sorta di conversione social al recarsi in cimitero a mettere un fiore o addirittura a parlare con la persona estinta? Difficile dare dei giudizi in merito, anche perché è impossibile sapere con esattezza le vicende di ogni defunto e familiare in vita. Certo è che in una questione si è tutti d’accordo: le foto dei morti non si devono postare. Ovviamente, qualora siano ritratte in vita, assieme ai familiari ecc. vanno più che bene, ma si rischia di urtare la sensibilità delle persone più deboli e impressionabili postando dei cadaveri, o addirittura pezzi di essi. Facebook, però, esagera.

Come rimuovere fotografie di persone morte su Facebook

Basta contattare l’assistenza del social per una segnalazione e le fotografie vengono rimosse, comprese le foto commemorative della mamma o del papà, ad esempio. Per il social è indifferente se la persona, al momento dello scatto, respirava ancora.  O che la persona defunta segnalata era ancora in vita e si metteva nella posa classica per la foto della carta d’identità, è una foto da rimuovere. Un po’ come succede per il nudo: avere le parti intime in bella mostra o solo un pezzo di seno per allattare un neonato, per Facebook, è equivalente. Insomma, si evince che a morire, sui social network in generale, è sempre e solo il buonsenso.